HIT Award
Start-Up Lab
2020
L’idea è partita da Gabriele, produttore di mirtilli in carne ed ossa, che sentiva il bisogno di uno strumento per velocizzare il processo di raccolta dei mirtilli.

In particolare, ci siamo interrogati a lungo sulla catena di distribuzione di questi piccoli frutti, cercando una soluzione per accorciare la distanza tra agricoltori e consumatori, riducendo la dipendenza dei primi dai grandi consorzi. Unendo l'esperienza di chi lavora nel settore alle competenze nell’ambito delle intelligenze artificiali e condendo il tutto con numerose validazioni di mercato, siamo arrivati a partorire l’idea alla base del nostro progetto: un piccolo macchinario che sfrutti il machine learning per fare un controllo qualità efficiente ed economico.

Il problema

Un problema che abbiamo scoperto essere molto sentito da parte degli agricoltori italiani è l’estrema lentezza del processo di raccolta e controllo qualità, per quanto riguarda i mirtilli. Tutt’oggi questi piccoli frutti vengono divisi tra buoni e cattivi manualmente da coloro che lavorano nei campi, facendo spendere molto denaro e tempo ai proprietari delle attività. Inoltre, la dimensione media dei terreni coltivati a mirtilli in Italia è di appena 2 ettari, molto inferiore alla media americana, dove soluzioni industriali vengono già applicate al fine di automatizzare il processo di raccolta. Per questo motivo, avevamo bisogno non solo di velocizzare questo processo, ma anche di realizzare un macchinario che avesse dimensione e costo ridotto.

La soluzione

Nelle prime fasi di ideazione abbiamo svolto un lungo processo di validazione, riguardante sia l’analisi dei bisogni degli agricoltori, sia la valutazione economica dei costi da sostenere. Da qui, siamo arrivati all’ideazione di un macchinario capace di sfruttare l’intelligenza artificiale per riconoscere i mirtilli danneggiati da quelli commestibili. In particolare, i frutti raccolti in appositi cestini, scendono attraverso uno scivolo fino ad un divisore che viene attivato tramite dei sensori. Le dimensioni ridotte, la semplicità di utilizzo e l’economicità sono i punti di forza della nostra soluzione, pensata per essere usata direttamente dai contadini. Inoltre, standardizzando ed aumentando la precisione del controllo qualità è possibile ridurre lo spreco alimentare anche durante il primissimo step della filiera produttiva.

  • Goldberry Project
  • Goldberry Machine
Membri di progetto
Giada Ottavian
CEO & Marketing
Gabriele Osler
Quality Manager
Trisha Kibaya Sewava
Business Developer
Mario Alberto Macchioni
Financial Manager
Meriem El Batoul Abdellaoui
Market Analyst
Leonardo Lucio Custode
CTO
Mentor
Daniele Basso
Tag
Agritech